Daniele Campanaro (foto Lazzerini)

Dopo sette anni di assenza, Daniele Campanaro è tornato a correre il  Rally “Città di Pistoia”, la cui 45^ edizione si è svolta nel fine settimana appena trascorso, e lo ha fatto fornendo una prestazione da protagonista e ricca di spunti tecnici.

Il portacolori della Laserprom 015, è tornato una tantum in coppia con Luca Zinanni sulla Peugeot 208 Rally4 della Sportec, dotata di pneumatici MRF ed ha accarezzato la bandiera a scacchi con in mano il successo nella classe Rally4. L’alloro è arrivato dopo un acceso duello con il montecatinese Paolo Moricci, esperto pilota di livello, firmando anche il secondo posto tra le due ruote motrici dietro ad un altro grande protagonista del rallismo pistoiese ed anche nazionale, Alex Ciardi.

A Pistoia, Campanaro aveva corso in totale in sette occasioni, con tre vittorie di categoria e stavolta ha firmato il poker, quest’ultima prova della Coppa Rally di zona 7, al pilota di Nievole, sesto nel Campionato Italiano Rally, ha dato forti sensazioni e grandi soddisfazioni, arrivando sin dal via ad essere tra i grandi interpreti della sfida a due ruote motrici.

Duelli che si sono infiammati sino all’epilogo sul filo dei decimi di secondo pur se Campanaro non era comunque partito con velleità di classifica ma aveva in idea l’obiettivo di proseguire l’affinamento del feeling con la vettura e con gli pneumatici.

Difatti, il tracciato impegnativo della gara pistoiese si prestava perfettamente al lavoro da svolgere, realizzato anche in ottica 2025, stagione in cui Campanaro prevede di ripresentarsi nella massima serie italiana di rally con lo stesso pacchetto tecnico che gli ha permesso di concludere il campionato nazionale tra i migliori interpreti, nonostante abbia partecipato a due gare in meno rispetto ai suoi avversari.

Daniele Campanaro: “Dopo anni in cui non partecipavo ai rallies di zona, devo dire che ho trovato un livello decisamente alto. Tutta la gara abbiamo duellato soprattutto con Paolo Moricci e abbiamo avuto ragione di lui solo con l’ultima prova speciale e di soli 3”5, quindi sotto il piano sportivo non è stato facile. Le particolarità, invece, del tracciato di gara, prove speciali di alto livello, ci hanno permesso di trarre indicazioni importanti per varie soluzioni di set up e per gli pneumatici, in quanto abbiamo trovato condizioni di fondo umido, spesso anche sporco, direi che abbiamo trovato un bel banco di prova che ha soddisfatto a tutto tondo”.