Hyundai, un futuro nel WEC

Con un comunicato diramato nella giornata odierna, Hyundai comunica la propria candidatura per l’ingresso nel WEC, il FIA World Endurance Championship, confermando i rumors che nei mesi scorsi si erano rincorsi nell’ambiente.

Hyundai prepara l’ingresso nelle gare di durata e lo farà con il marchio Genesis, brand di lusso della casa sud-coreana. Non sono state specificate tempistiche e in quali campionati sarà effettivamente coinvolto il team, se WEC, IMSA oppure entrambi, ma sicuramente il futuro prototipo sarà una LMDh, Le Mans Daytona Hybrid.

Si parla quindi di una vettura con telaio prodotto da uno a scelta tra Dallara, Ligier, Riley Technologies e Oreca (quest’ultimo il nome più “caldo”), mentre il motore e le altre componenti verranno sviluppate internamente dal team.

Dalla sua fondazione nel 2012, Hyundai Motorsport ha gareggiato nel WRC e nel TCR con il marchio Hyundai N. Genesis, il marchio premium di Hyundai Motor Group, aggiungerà le gare di durata alle discipline delle sue attività motoristiche“.

“Genesis è entusiasta di comunicare il suo ingresso nel mondo delle corse di durata con il programma LMDh. Il marchio sta valutando diverse iniziative per rafforzare la propria identità, e dopo un’attenta considerazione, il programma LMDh è risultato essere la scelta strategica più idonea in questo momento”.

“Abbiamo esaminato con cura il formato LMDh e riteniamo che sia il più adatto a soddisfare le nostre ambizioni nel motorsport, oltre a offrire una piattaforma ideale per lo sviluppo di tecnologie future per i nostri veicoli di serie. Le gare di durata rappresentano un’opportunità unica per mettere in mostra l’innovazione tecnologica di Genesis, il suo design distintivo e la sua competitività. Questo progetto è parte integrante della nostra visione per il futuro della mobilità”.

La domanda che i tanti appassionati di rally si fanno è: che ne sarà del WRC?

Nella pura teoria, l’entrata di Hyundai nell’endurance con il marchio Genesis potrebbe non necessariamente significare un abbandono dell’impegno nel WRC, ma un’aggiunta ai programmi sportivi della casa di Alzenau, che già in passato ha visto “convivere” i rally con le I30 N impegnate nel TCR.

In pratica invece il futuro è alquanto nebuloso. Un primo indizio potrebbe essere la scelta di un rinnovo a breve scadenza per Thierry Neuville, che ha firmato pochi giorni fa il prolungamento del suo decennale rapporto con Hyundai per una sola stagione. I vertici inoltre non hanno mai nascosto la mancanza di una vera e propria erede della I20 Rally1 ibrida, il cui ciclo di omologazione scadrà al termine del 2026, in concomitanza con i cambi di regolamenti.

Quello che si conosce è che il 2025 per Hyundai sarà ancora a tinte ufficiali, mentre nel 2026 potrebbe esserci qualche cambiamento. Innanzitutto per quanto concerne i piloti di punta Neuville e Tanak, ma anche per la gestione del team. Si era vociferato di una possibile gestione privata da parte del belga, subito smentita dal diretto interessato, così come un coinvolgimento di Ph-Sport, che diventerebbe a tutti gli effetti partner della casa ufficiale.

Sullo stesso progetto endurance le informazioni sono attualmente frammentarie: si parla di una prima “esperienza” per fare maturare il team già l’anno prossimo nell’European Le Mans Series con una vettura di classe LMP2, per confrontarsi successivamente tra i “grandi” a partire dal 2026 con il nuovo prototipo ed una squadra già rodata.

Solo il tempo ci darà le risposte, soprattutto per capire se il WRC dovrà subire l’ennesimo terremoto della sua storia.