Il livornese di Venturina Roberto Tucci, in coppia con Giampietro Micalizzi, su una Skoda Fania RS Rally2 si è aggiudicato il 9° Rally delle Colline Metallifere e Val di Cornia – 7° Memorial Leonardo Tucci, intitolato allo zio scomparso prematuramente pochi anni fa.
Iscritto a nuova data, per via dei problemi sul territorio causati dal maltempo di fine ottobre, il rally ha dato vita a esaltanti duelli sul percorso ridisegnato, caratterizzato dal fulcro di sfide previsto sulla celebre strada di Sassetta, “l’Università della curva”, che hanno esaltato Tucci, che ha preso il comando dalla seconda prova speciale, rilevando al comando il finlandese Benjamin Kohrola (Hyundai i20 Rally2), balzato di misura in testa dopo la prima prova al porto di Piombino della sera precedente, per poi abbandonare la sfida per un’uscita di strada durante la seconda prova, la prima odierna.
Da quel momento Tucci ha saputo tenersi ben salde le redini della classifica riuscendo a rintuzzare le diverse incursioni che arrivavano da dietro, salendo sul primo gradino del podio e concedendo il bis di allori dopo la vittoria del 2022.
Dietro a lui è stata bagarre, dalla quale è emerso con determinazione il follonichese Giacomo Vargiu, alla sua prima gara con la Skoda Fabia R5, condivisa con Marco Nesti. Spesso Vargiu è stata la vera spina nel fianco per Tucci, riuscendo a sua volta ad aver ragione – e con lucida determinazione – di un pericoloso cliente come il blasonato pisano Carlo Alberto Senigagliesi, finito terzo in coppia con il fido Marco Lupi. Al debutto con la Citroen C3 Rally2, il pilota di Pomarance ha sofferto l’adattamento alla francese del “double chevron”, che comunque ha saputo portare subito bene ai vertici.
Completato il podio con questi tre che hanno dettato il ritmo, ha chiuso al quarto posto la famiglia Batistini, Daniele e la figlia Irene. Fermi da un anno e al debutto pure loro con la Fabia RS hanno corso in progressione con un avvio guardingo per prendere le misure della boema per andare poi a firmare lo stesso risultato della passata edizione, con il pilota di Suvereto felice del lavoro svolto.
Ha completato la top five il piombinese Antonio Sollazzo, anche lui in debito di ritmo dato che non correva da un anno e che non montava sulla Skoda Fabia R5, pure lui ha ripetuto lo stesso risultato del 2023, affiancato da Emanuele Mischi. Sia per Sollazzo che per Batistini qualche “fuori programma”, errori dati dal non conoscere le rispettive vetture che hanno un po’ tolto il ritmo ma non lo smalto per chiudere una prestazione comunque altisonante.
Notevole la sesta piazza dei romani Di Giovanni-Colapietro, con la GR Yaris 4×4 versione “trofeo”, con la quale hanno sempre firmato riscontri cronometrici da categoria superiore, mentre tra le due ruote motrici, duello frizzante tra Claudio Fanucchi, con Pilar Franceschi su una Peugeot 208 Rally4 opposto al piacentino Andrea Carella, con alle note Chiara Lombardi, su vettura analoga. Sulle prime i due erano vicini, poi il driver lucchese, comunque sempre al comando, ha sfruttato la maggior conoscenza della vettura che non il rivale (reduce da diverse annate con le trazioni integrali), per regolare poi la pratica con 7”3 sotto la bandiera a scacchi.
Nella top ten, al settimo posto, un buon rientro per i lucchesi Lazzareschi-Quiriconi, con una Skoda, e decimo il pratese Bernardo Bettarini, con Nardini, anche loro su una Fabia, con il driver rientrante dopo un anno di assenza dalle competizioni.
A GUARDUCCI LA GARA “STORICA”
La gara ha avuto la validità per il Trofeo Rally di zona 3 per le auto storiche, per il quale era la prova conclusiva. Già vincitore del campionato, il pratese Brunero Guarducci, affiancato da Migliorati sulla BMW M3, ha vinto senza troppo faticare, prendendo il comando dalla seconda prova, approfittando del ritiro del lucchese Giovanni Mori, su vettura analoga, fermato durante la seconda prova dalla rottura della trasmissione. Seconda posizione con un passivo di oltre il minuto, per Nicola Guerrini e Pietro Taccini, con la Ford Sierra Cosworth, terza ha poi chiuso l’accoppiata di David e Sean Andreini (padre e figlio), con la piccola A112 Abarth. Sfortunati sia l’altro lucchese Mauro Lenci, fermatosi per rottura dopo quattro prove ed anche il pisano Fantei, subito fuori causa con la sua VolksWagen Golf GTI.
La competizione è stata portata a termine dopo un lavoro faticoso di rimodulazione che è stato reso possibile grazie alla collaborazione degli Enti Provinciali di Livorno e Pisa oltre al forte sostegno della Amministrazioni del territorio, ai quali l’organizzazione indirizza un sentito ringraziamento per aver contribuito affinché l’evento abbia potuto prendere il via dopo un periodo preparativo decisamente difficile.