Hyundai Motorsport festeggia il titolo piloti grazie a Thierry Neuville, ma rinuncia al mondiale costruttori in favore di Toyota Gazoo Racing, al quarto sigillo consecutivo, l’ottavo della sua storia, a causa dell’uscita di Ott Tanak.
La prima prova di questa mattinata del Rally del Giappone ha consegnato i propri verdetti. Un Neuville felice per la conquista dell’iride e finalmente liberatosi dell’etichetta di eterno secondo che lo ha accompagnato per tutta la sua carriera nel WRC; ne è passata di acqua sotto i ponti da quel lontano 2013 dove un giovane ragazzo belga di belle speranze concludeva il mondiale alle spalle di un imprendibile Sebastien Ogier e della sua Volkswagen Polo. Serviranno altri 11 anni e ulteriori 4 piazzamenti d’onore per fare il passo in più verso il gradino alto della classifica, raggiunto in una soleggiata giornata d’autunno giapponese.
“Mi sento alla grande, se devo essere sincero.” – le prime dichiarazioni del neo campione. “Sono senza parole, ma voglio ringraziare tutti quanti che hanno fatto parte di questo, che hanno lottato per noi e per la squadra. Il mio entourage, la mia famiglia. Ci siamo andati molto spesso vicini, abbiamo sempre dato il massimo. Quest’anno tutti i nostri sforzi sono stati premiati.”
“Ce lo meritiamo, è stato un anno molto impegnativo, molto duro, con tanta pressione addosso soprattutto nel corso di questo evento. Abbiamo gestito il weekend nel miglior modo possibile con i problemi che abbiamo avuto.”
Ott Tanak è l’altra faccia della medaglia. L’estone, in testa nelle giornate di venerdì e sabato, ha visto vanificare i 18 punti virtuali conquistati nelle prime due giornate a causa di una uscita di strada. Un errore pesante soprattutto per il campionato costruttori, che si è improvvisamente riaperto ed alla fine ha premiato il terzetto Ogier-Evans-Katsuta, bravi a fare il loro dovere nel corso della Power-Stage conclusiva.
Tanak, da campione quale è, non si è nascosto ed ha onestamente commentato quanto capitato: “Non mi aspettavo che quella curva fosse così scivolosa. Una volta persa la vettura ci siamo ribaltati ed era impossibile rimetterci in marcia. Un completo disastro, nessun’altra parola da aggiungere, difficile da descrivere. Non doveva succedere.”
“E’ un vero peccato concludere la stagione così, ma è giusto riconoscere che grande annata è stata quella di Thierry e Martijn. Sono stati veramente costanti, hanno gestito benissimo la pressione e sono campioni meritatamente. Congratulazioni a loro.”
I due compagni di squadra, ora completamente appaiati nelle statistiche mondiali (21 vittorie a testa nel WRC e 1 titolo mondiale per parte), dopo un periodo di riposo, si prepareranno a rilanciare la sfida, in una stagione 2025 che vedrà sparire l’ibrido dalle Rally1 e l’avvento delle nuove coperture Hankook, che sostituiranno Pirelli a partire dal Rallye Montecarlo.