Foto: Jaanus Ree / Red Bull Content Pool

L’equipaggio Gryazin-Aleksandrov si aggiudica la vittoria del WRC2 nel CER sulla Citroen. Rossel sbaglia e si toglie definitivamente dalla lotta al titolo. Pajari e Solberg gli unici contendenti per la corona del “Mundialito”. 

Anche quest’anno il WRC2 non ha tradito le aspettative. Il Mondiale riservato alle vetture Rally2 è stato tiratissimo fin dai primi chilometri del Monte-Carlo a gennaio e coronerà il suo campione a novembre nel Rally del Giappone.

Dopo il CER la classifica recita così: 1. Solberg 123 punti, Rossel 111, Pajari 108, Gryazin 91.

Per il conteggio finale si contano i punti dei migliori sei piazzamenti sui sette rally registrati per marcare punti nel WRC2.

La situazione è chiara: Solberg e Rossel hanno già disputato i sette rally a disposizione per marcare punti. In questo caso, il francese del team Citroen non ha più alcuna possibilità di laurearsi campione visto lo zero fatto registrare al CER dove ha concluso solo undicesimo di WRC2 dopo due brutti errori.

Per spodestare Solberg dal primo posto restano solo Pajari e Gryazin. Per Nikolay è la matematica a mettere uno stop alle sue ambizioni: con soli 25 punti a disposizione, il pilota russo non riuscirebbe a sopravanzare Solberg. Anche Gryazin è fuori dalla contesa.

L’unico rimasto è Pajari che ha tra le mani una grande occasione: in Giappone tornerà alla guida della Toyota GR Yaris Rally2 e con Enni Malkonen alle note tenterà di strappare il primato e il titolo a Solberg.

Pajari ha bisogno almeno del secondo posto per laurearsi campione WRC2, non meno. E l’impresa non è così impossibile considerando che nell’ultimo rally della stagione solitamente non figurano molti nomi importanti nel WRC2. Pajari oltretutto ha già corso l’edizione del 2022 con la Skoda, dunque conosce già molte prove della corsa.

Pajari contro Solberg dunque, ma il pilota del team Skoda non potrà impensierire il suo rivale. Ora è tutto nelle mani del talento Pajari. Latvala spettatore interessato.