Giandomenico Basso e Lorenzo Granai vincono la 71° edizione del Rallye di Sanremo, ultima prova di campionato italiano, bissando il successo dello scorso anno. Il pilota di Cavaso del Tomba si prende la quinta vittoria sanremese e lo fa con la quinta differente vettura, riportando una Toyota sul gradino più alto del podio, non accadeva dal 1994, quando vinse Didier Auriol!

La gara del Ponente Ligure, che aveva già assegnato il titolo a Crugnola (Citroen) è stata combattuta e decisa nelle battute finali.

Basso (Toyota), Campedelli (Skoda) e Crugnola (Citroen) ed i relativi copiloti, si sono dati battaglia dal primo all’ultimo metro di prova speciale in condizioni davvero difficile, con strade intrise d’acqua, in molti posti completamente asciutte, on foglie e fango, insomma una gara veramente insidiosa.

Le condizioni si notato subito nella breve prova spettacolo, nuova, della Valle Argentina: tra Montalto e Molini di Triora, dove vince subito Crugnola. La gara entra nel vivo con il trittico Ghimbegna-San Romolo, San Romolo-Perinaldo e la insidiosa notturna che unisce le prove e ne aggiunge un’altra porzione da Ghimbegna a Soldano, con discesa finale.

Campedelli-Canton sulla nuova Skoda Fabia RS sono i mattatori vincendo tutte e tre le prove ma gli avversari sono vicinissimi, la tappa si chiude con Simone Campedelli al comando, segue Giandomenico Basso a soli 2″7 e Andrea Crugnola a 11″9.

Da segnalare il ritiro di Aragno-Guzzi (Skoda) sulla prova notturna per un uscita di strada, una foratura di Mabellini (Skoda) ed una toccata per Gangi (Skoda) che gli fa perdere alcuni minuti.

Migliora il meteo di Sabato, ma il sottobosco resta bagnato ed insidioso. Si ripete la breve prova della Valle Argentina, con il bis di Crugnola, poi l’annullamento della prova speciuale di Carpasio-Rezzo, con il solo Santini (Skoda) ad averla completata. Raccontiamo la dinamica, visto che nella giornata di ieri c’era stata un poco di confusione. Poco dopo lo start che da Carpasio porta al Colle d’Oggia, Gangi-Pons (Skoda) toccato una grossa pietra su una curva destra, l’auto esce sulla sinistra, abbatte un piccolo muretto di cemento e rimbalza a centro strada con il muso a valle, l’equipaggio resta dolorante all’interno vettura , sul posto non vi è pubblico e dopo 2′ minuti arrivano Andreucci-Briani, si arriva da un breve pezzo veloce, il pilota toscano per evitare la Skoda esce sulla sinistra danneggiando irreparabilmente la vettura. Gangi-Pons vengono portati in ospedali per controlli, stanno bene ma con qualche problema alle costole.

La gara prosegue Calderara-Testico con Basso che vince e si porta al comando per soli 6 decimi, su Campedelli, Crugnola a 9″8. Sulla Breve Montalto, Crugnola-Ometto fanno il tris e Campedelli si riporta davanti per soli 3 decimi, anche Crugnola a 9″ può ribaltare tutto.

La prova di Carpasio-Rezzo, di 21 km, diventa dunque decisiva anche perchè si correrà per la prima volta (nel primo passaggio hanno usato un percorso alternativo) Giandomenico Basso compie il suo capolavoro e nel sottobosco che va da San Bernardo di Conio a Rezzo fa la differenza, vince la prova con 1″6 su un altrettanto generoso Crugnola ma rifila 10″ netti a Campedelli.

L’ultima prova è una formalitè per “Giando” ma il secondo posto vede Campedelli e Crugnola distanziati di soli 6 decimi.  Crugnola vince la prova di 8 decimi, proprio su Campedelli e per 2 soli decimi arriva secondo. Basso vince la gara per 7″9 e la vince sulla penultima prova di Rezzo.

Assegnati ulteriori titoli. Doretto-Frigo campioni Junior, Pisani-Moriconi due ruote motrici, Dallapicola-Andrian campionato R1 e Suzuki Rally Cup, Rachele Somaschini Coppa Femminile mentre Chentre-Boglietti vincono il CRZ 2, bissando la Zona 1.

 

Foto Aci Sport