Con la tappa numero tre di questa Dakar 2025, gli equipaggi si sono staccati da Bisha per raggiungere Al-Henakiyah. La distanza originale è stata accorciata di 170km, a causa delle piogge che si sono riversate nella regione. Più corta, non significa meno difficile; infatti la tappa si è aperta con una sezione impegnativa rocciosa, mentre successivamente i piloti hanno fatto i conti con il fondo corsa del gas, grazie ai 200km di sabbia. Nei giorni precedenti la pioggia ha bagnato anche parte del percorso, che ha favorito i rallysti e gli enduristi tra le moto.
LA BEFFA DELLA BEFFA
Possiamo definirla così, scimmiottando le novelle di un tempo. Una situazione tragicomica per il nove volte campione del mondo rally, Sebastién Loeb. Se il terreno doveva agevolarlo, le situazioni non l’hanno fatto. Ieri ha tirato fuori il “cannibale” interiore, riuscendo a recuperare quindici minuti della mezz’ora persa, a causa di un problema alle ventole di raffreddamento del suo Dacia Sandriders. Questa mattina la vettura non era in forma e dopo pochi chilometri dal via aveva già perso cinque minuti. Ma al chilometro dodici, il disastro. La traccia era segnata, un’avvallamento e il decollo è avvenuto con successo. Deconcentrazione? Sete di recupero?
Lo stesso Loeb ha definito: “Vincere non è la mia ossessione.”
Ossessione o no, il pedigree de “il cannibale” è ancora molto radicato sui rally, cosa che gioca a suo sfavore. Sta di fatto che rimesso in sesto alla bene e meglio il nuovo 4×4, dopo 50 km si è rotto il tirante dello sterzo. In condizioni normali i piloti possono sostituirlo da soli, ma il ricambio è rimasto in mezzo ai rottami del Sandriders. In aggiunta si è ripresentato il problema alle ventole di raffreddamento. In soldoni, al termine della terza tappa, il ritardo di Sebastién Loeb è di un’ora e quattro minuti. Sarà da vedere, dopo l’ispezione della FIA, se potrà ripartire domani.
TOYOTA – “VOGLIO VEDERE COSA RIUSCIRANNO A FARE ADESSO.”
Giusto una piccola citazione del grande Nasser Al-Attiyah prima della partenza della Dakar 2025. La Toyota ufficiale, dopo una 48h Chrono dubbiosa, ha tirato fuori gli artigli. Con Lucas Moraes e Seth Quintero hanno infastidito il gruppo di testa, compreso lo stesso Nasser. Il finale però va a vantaggio di un altro neo assunto: Saood Variawa. Ieri era al centro dell’attenzione per essere il “ragazzino” che ha devastato la vettura del leggendario Giniel De Villiers. Oggi invece è ancora al centro dell’attenzione per essere stato il più giovane pilota nella storia ad aver vinto una tappa della Dakar, a soli diciannove anni. E’ infatti la sua Toyota Hilux a staccare il tempo migliore, beffando per 33″ la Mini All4 3.0i di Guerlain Chicherit. Una partenza per Mini non proprio rosea, che ha visto in difficoltà l’amante degli sport estremi ma anche Guilleme De Mevius. I due però oggi si sono riscattati, infatti anche il secondo è riuscito a concludere al quarto posto a 1’55” dalla vetta. Ma non solo: ben tre Mini nei primi cinque posti. Il tris viene completato da Joao Ferreira, al quinto posto per 3’15”.
LA GENERALE SVENTOLA GIAPPONE. MA OCCHIO AI ROOKIE
La classifica generale è ancora una volta a vantaggio di Toyota Gazoo Racing. Henk Lategan, dopo l’assenza dello scorso anno torna con il botto. Tiene testa a Nasser Al-Attiyah per 7’17”, anche se non sono molti. Lo stesso qatariota ha ammesso di star conservando: vettura nuova, prospettive nuove. Ci vuole poco per fare danno, come abbiamo visto. In sordina, dopo la dipartita di Carlos Sainz e Nani Roma, Mattias Ekstrom è lì. Al terzo posto con 9’34” dal leader che se la gioca con i migliori. Yazeed Al-Rajhi precipita al quarto posto, nonostante l’incredibile performance di ieri alla 48h. Aprire la strada oggi è stato difficoltoso. Una top-5 chiusa da Lucas Moraes che ritrova se stesso e mette “in quadro” un po’ di cose. La giovane leva promette bene, così come l’amico e compagno di squadra Seth Quintero che al momento è 10° con 34′ di ritardo. Ma a proposito di rookie, attenzione a Mitch Guthrie: l’acquisto Ford, pescato dai Challenger, sta dando prova della preparazione sui quei piccoli veicoli. L’americano è ottavo, preceduto dal Century CR7 di Matthieu Serradori. Attenzione anche a quei pazzi – nel senso scherzoso del termine – di Toby Price e Sam Sunderland. Al debutto con le quattro ruote sono ottimi sesti.
La quarta tappa di domani, porterà i piloti ad Alula con una speciale di 415km.