Il Rally delle Valli Piacentine, nel panorama rallystico italiano è stato qualcosa in più di una meteora, una decina di edizioni davvero interessanti 1971-1981.
Molti, oramai di una certa età, lo ricordano con i caldi torridi estivi di Luglio ma ci furono due edizioni “ghiacciate” quando si corse a Dicembre, nel 1974 e 1975.
Vogliamo rispolverare, anzi scriveremmo…sciogliere, l’edizione del 1975, forse l’annata più interessante di questa gara sotto molti punti di vista.
La 5° edizione del Rally delle Valli Piacentine “Elecar” si corse il 6 e 7 Dicembre 1975 e con il #1 Ballestrieri-Maiga sulla potente Alfa Romeo Alfetta GT 3.0 della Autodelta ed i suoi 320 cavalli, con i #2 e 4 le nuovissime Fiat 131 Abarth ufficiali ancora con omologazione di Prototipo, alla loro seconda gara ufficiale (ma prima gara titolata) con Verini-Rossetti e Bacchelli-Scabini, poi ancora le due Lancia Beta Coupè Alitalia di Mauro Pregliasco e Tony Carello e la Lancia Stratos Alitalia di “Tony” Fassina e poi possiamo inserire le due “grosse” Opel Commodore della Conrero Corse con Angelo Presotto e Salvatore Brai…un elenco iscritti davvero interessante, sia per i piloti sia per le vetture, alcune che non ebbero poi lunga vita.
La gara, di carattere Internazionale, partiva da Castel San Giovanni e prevedeva un percorso misto terra/asfalto con 116 iscritti e 101 partenti verificati. 16 prove speciali tra cui il mitico Passo del Cerro che si farà 3 volte ma anche Pecorara-Pianello, Quadrelli-Chiulano, Biana-Padri, Badagnano-Diolo, Morfasso-Bramaiano, Bobbio-Ca del Monte e Marsaglia-Mercatello.
Purtroppo l’Alfetta non percorre molte prove speciali, vettura troppo potente per l’epoca con carrozzeria e trasmissione che cedono con le vibrazioni, nonostante i tempi fantastici fatti inizialmente. Una vettura che fu una meteora ed il progetto fu accantonato dopo breve tempo. anche le due Betà Coupè durano poco e si ritirano entrambe. Le prove a bassa quota sono percorse nella nebbia e le prove di montagna presentano ghiaccio in abbondanza.
Maurizio Verini e la nuova 131 Abarth è al comando ma sulla prova del Penice (Bobbio-Ca del Monte) esce di strada sull’asfalto ghiacciato e finisce in una cunetta. Perde circa 30′ finchè un altro equipaggio esce nel medesimo tratto e aiuta Maurizio ad uscire “a spinta” dal piccolo fossato. La gara di Verini è oramai compromessa, oltre al ritardo accumulato in prova speciale lascia anche 10′ al controllo orario successivo ma la vettura è nuova e si continua per testarla.
Passa al comando la vettura gemella di Fulvio Bacchelli che vincerà la gara con poco più di un minuto sulla Lancia Stratos di “Tony” Fassina, sul podio anche Lorenzelli-Sanfront su Fiat 124 Abarth. 25° assoluto Verini a 39′ dal vincitore.
Arrivarono in 64 in una gara difficilissima ed organizzata alla perfezione che è entrata direttamente nella storia rallystica italiana.
Foto AC Piacenza