Succede di tutto nella prima giornata del Rally del Giappone. Quando le cose sembravano essersi messe nel verso giusto per Hyundai, con Ott Tanak primo e Thierry Neuville secondo dopo le prime due prove di giornata, un problema tecnico ha costretto il belga a rallentare vistosamente nel corso della PS4, lasciando sul terreno tempo prezioso e complicando non poco la sua gara.
Neuville, al quale bastano 6 punti per avere la meglio su Tanak e conquistare l’iride, si è approcciato alla tyre fitting zone del pomeriggio (non sono previste assistenze di metà giornata) con poco tempo e pochi mezzi a disposizione per risolvere le noie elettriche alla sua I20 Rally1, costringendolo a lasciare sul terreno circa 2 minuti per ogni prova, più altri secondi sulle due prove spettacolo di Okazaki, chiudendo la giornata al 15esimo posto assoluto, a secco per il momento di punti in ottica classifica piloti e costruttori.
A differenza del suo compagno di squadra, Ott Tanak è stato invece il migliore di tutti. L’estone, dispiaciuto per i problemi accusati da Neuville per il costruttori, ha chiuso la giornata con 20,9 secondi di vantaggio su Elfyn Evans, primo delle Toyota, incapace di tenere il ritmo imposto dall’iridato 2019.
Interessante sarà ora da capire la condotta che verrà adottata in seno al team Hyundai per le giornate a venire. Al netto di possibili ulteriori problemi tecnici, verrà chiesto a Tanak di gestire la posizione per conquistare il costruttori o verrà data all’estone piena libertà di spingere per provare a scippare il titolo piloti sul filo di lana all’arcirivale belga?
Lo stesso Neuville dovrà decidere che tipo di strategia adottare nella giornata di domani. La top ten dista circa 1 minuto e 45 secondi, per cui il belga deve scegliere se prendersi qualche rischio e provare ad incassare qualche punto già sabato oppure se andare cauto e giocarsi il tutto per tutto la domenica. Ai prossimi due giorni l’ardua sentenza.
Hyundai piange anche per l’ennesima uscita di strada di Andreas Mikkelsen, durante PS5, che ha portato all’esposizione della bandiera rossa sulla speciale stessa. Cala quasi certamente il sipario sulla carriera in top class del norvegese, mai in grado di dare a Hyundai valide ragioni per conservare il sedile nel 2025.
Neanche per Toyota il weekend “di casa” è sereno. Detto di Evans secondo, le altre due vetture nipponiche di Katsuta e Ogier viaggiano rispettivamente al quarto e quinto posto, rallentati da due forature sulla prima speciale di giornata. Katsuta, nel quale resta vivo il sogno di trionfare nella gara di casa, viaggia a un minuto e 54 secondi da Tanak, mentre Ogier, entrato in un loop di risultati negativi dall’Acropoli in poi, bivacca nella terra di nessuno, con la (magra) consolazione di aver recuperato una posizione nei confronti di Gregoire Munster nel corso della giornata.
M-Sport occupa il podio con Adrien Fourmaux, terzo assoluto. Lui che l’anno scorso aveva chiuso la sua gara dopo poche battute, è autore fino a questo momento di una gara costante, senza troppi alti ma lontano dai problemi, se non qualche noia ai freni ed un setup generale della vettura che non lo soddisfa.
Nel WRC2 comanda Nikolay Gryazin, settimo assoluto su Citroen C3, seguito da Sami Pajari su Toyota. Un risultato che al momento premia il finlandese in ottica campionato. I 18 punti provvisori conquistati in terra giapponese basterebbero a sopravanzare di 3 lunghezze Oliver Solberg nella caccia al titolo della categoria di supporto. Terzo il giapponese Hiroki Arai su Skoda Fabia, tallonato da vicino da Heikki Kovalainen, Jan Solans e Chris Ingram.
Il programma di domani prevede la disputa di 7 prove speciali per un totale di 103 Km contro il tempo. Il programma, per noi italiani, si aprirà questa notte alle 00:05, per concludersi domani mattina attorno alle 11.