Jacopo Araldo e Lorena Boero saranno tra i protagonisti del prossimo Rally della Lanterna, il pilota piemontese e la copilota ligure si sono qualificati per la finale di Coppa Italia e correranno a bordo della Skoda Fabia RS di Munaretto difendendo i colori della Meteco Corse. Abbiano intervistato Jacopo per un riassunto della stagione e l’obiettivo finale ligure.

Ciao Jacopo,  una stagione ben farcita, ti eri posto degli obiettivi ad inizio anno?

“Un saluto a tutti, volevo fare la Zona 2 e qualificarmi per la finale di coppa Italia per il Rally della Lanterna, obiettivo raggiunto, inoltre volevo rifare Torino per vincerlo nuovamente”

Obiettivi raggiunti ti puoi ritenere soddisfatto?

“Una bella stagione completa, la 5° vittoria a Torino e quella nella nuova gara ad Arroscia, oltre all’obiettivo della qualificazione di coppa Italia, mi permettono di essere soddisfatto, una stagione perfetta a parte i due ritiri (Grappolo e Merende n.d.r.), 2° in Zona 2 e 2 vittorie assolute posso dire di aver equagliato le mie migliori stagioni”

Ora parliano di questa qualificazione in Zona 2, raccontaci com’è andata?

“Dopo la gara test della Ronde Val Merula, dove ho debuttato sulla Fabia RS, abbiamo affrontato il Vigneti Monferrini, c’erano tutti in quella gara, la prima gara asciutta con la nuova Fabia RS. Essere arrivati secondi assoluti a soli 7” da Chentre potrei dire che è stata una gara perfetta. Purtroppo al Rally Grappolo mi sono bloccato con la schiena. Soffro di schiena e già 3 anni fa, sempre al Grappolo, avevo avuto problemi, ma questa volta la schiena non mi ha dato avvisaglie, dopo 3 giri di “shake” mi sono fermato definitivamente. Il Rally Palme è andato bene, strade che non percorrevo da 16 anni, sono arrivato ed ho preso punti. Ci sono state prove dove ho fatto bene altre invece dove ero meno performante. Infine Sanremo, mi ha salvato aver fatto il Palme con parte del percorso uguale. Una gara difficile, lunga e con difficili condizioni meteo. Dovevo portare a termine l’obiettivo di fare punti e l’ho raggiunto. Diciamo, che per questo motivo, non mi sono goduto la gara, il Rally aveva validità doppia, questo era un macigno, avevo molta responsabilità”.

Parliamo delle due vittorie: Arroscia e Torino

“Arroscia ho vinto sulle strade dove la mia navigatrice ha debuttato e sono le strade di casa sua. Una gara molto bella, prove belle, a me piace correre in quella zona e su prove come Mendatica, larga e veloce. Bella la location, Pieve di Teco si prestava bene al Rally, con l’arrivo in paese. Credo e spero che il prossimo anno sia tra le gare di zona.  A Torino ho ottenuto la 5° vittoria, non era scontato, le prove erano nuove e confermarmi è stata una bella sfida”

Ora passiamo al Rally Lanterna, gara che hai corso in passato

“Ho corso su  un percorso simile nel 2014, ho un bel ricordo, una gara che mi piace molto e sono contento che sia finale di Coppa Italia e di essermi qualificato. La prova Massimo Canevari ora è divisa in due, era la prova più difficile e ricordo i suoi 26 km.  Poi il Portello, prova vecchia, fatta nel 2007 e 2008, una prova da ritmo ed io ho buone sensazioni per questa gara”.

Ti sei posto un obiettivo?

“Il livello è alto, sarà difficile farsi notare li in mezzo a certi nomi, speriamo di poter fare un paio di prove fatte bene. La gara inanzitutto dev’essere una festa. Spero in una gara asciutta e di sole. Ci saranno amici a seguire e anche il pubblico potrà assistere in modo migliore”

Ringraziamenti?

“Tutte le persone che mi seguono e mi aiutano nella gestione delle gare, in primis la mia compagna”.