Sebastien Ogier correrà gli ultimi quattro appuntamenti del WRC e darà la caccia al nono titolo mondiale della sua carriera.
Dopo il successo in Finlandia, grazie al “dramma” vissuto da Rovanpera, uscito nel corso della penultima speciale quando era lanciato ad una brillante e meritata vittoria sui terreni di casa, la classifica piloti recita Thierry Neuville ancora in testa con 168 punti, seguito proprio da Ogier con 141. Terzo Tanak a 137 e quarto Evans con 132 punti.
Tre gare in meno disputate rispetto ai suoi compagni di squadra “full-time“, ma più punti di tutti. Una situazione che “costringe” Ogier ad assumesi il ruolo di rivale numero uno di Thierry Neuville per la caccia al titolo, cercando di provare ad eguagliare Sebastien Loeb, a quota nove mondiali e attualmente pilota più vincente nella storia della disciplina.
Ogier potrebbe seguire Loeb anche sotto un altro aspetto, ovvero vincere il mondiale non disputando tutte le gare in calendario. Era il 2006 quando il Sebastien di Haguenau, alla guida della Citroen Xsara WRC del team Kronos, fu vittima di un incidente in bicicletta, rompendosi un braccio. Ciò gli impedì di partecipare agli ultimi quattro eventi della stagione. Vano fu in quel caso il “recupero” di Marcus Gronholm, all’epoca suo rivale in Ford, che vinse tre delle ultime quattro gare, ma l’uscita in Australia rese matematica la conquista del titolo per il francese.
Situazioni diverse certo, in quel caso la volontà di disputare solo una parte del mondiale non fu dettata da Loeb, ma destini sempre incrociati per i due arcirivali.
“In origine, le gare in Cile e Europa Centrale non facevano parte del mio programma. Ma vedendo la situazione nel campionato piloti e costruttori, è chiaro che dovrò competere negli ultimi quattro rallies e provare a vincere il titolo.” – la dichiarazione di Ogier ai media tedeschi.
Non mancano neanche le critiche per il nuovo sistema di punteggio, mal digerito da tutti: “Siamo dietro nel campionato piloti ma anche in quello marche e questo proprio non lo capisco. Toyota ha vinto sei gare su nove disputate, condite da tre doppiette, ma nonostante questo nel costruttori siamo dietro di 20 punti rispetto a Hyundai. Il nuovo sistema di punteggio è uno scherzo.”
Ogier chiarifica anche il suo futuro: “Non parteciperò mai più ad un mondiale a tempo pieno. Anzi, dopo questa intensa stagione, l’anno prossimo farò molte meno gare.”
Una situazione che mette in guardia Thierry Neuville, ora con un nuovo avversario da tenere a bada. Una sfida che riaccende il mondiale e darà molto più valore ad esso nel caso in cui il belga vincesse l’agognato primo titolo della carriera, ma anche una semi-bocciatura per Elfyn Evans.
Il gallese, designato primo pilota Toyota visti i programmi ridotti di Ogier e Rovanpera, deve ora gestire la pressione derivante dal ritorno del suo pluri-titolato compagno di squadra, oltre ad un feeling da ritrovare in fretta con la Yaris Rally1, smarrito dopo la doppia uscita in Finlandia (una per colpe sue, l’altra per la vettura).
Il campionato non è perso, ma vedere anche i vertici della squadra “premere” per un ritorno di Ogier, non deve essere stato un bel momento per lui. Serve ritrovare compattezza, serenità e velocità per dimostrare con i fatti le sue qualità e la sua voglia di vincere.